Come attrezzarsi per il trekking: Ecco 5 cose che non devono mancare

Il trekking è una particolare tipologia di sport, che consiste nel fare lunghe camminate in percorsi più o meno impervi; generalmente si svolge in montagna, o comunque a stretto contatto con la natura.

Se è la prima volta che ci si approccia a questo meraviglioso mondo, però, sarebbe bene tenere a mente alcune semplici regole, in quanto il trekking può rivelarsi uno sport davvero insidioso se lo si affronta a cuor leggero. La montagna nasconde infatti molti pericoli, tra cui il rischio di ferirsi cadendo, la difficoltà nell’orientarsi, o i repentini cambi meteorologici.

Per questo coloro che fanno di questo sport una passione sanno bene che gli zaini devono essere attentamente calibrati, così da risultare funzionali senza essere mai troppo pesanti. È necessario rinunciare a tutto ciò che non è indispensabile, a favore di quello che, invece, potrebbe davvero fare la differenza tra una bellissima avventura e una pericolosa esperienza.

Assieme al team di Sportivoesano.it Abbiamo quindi pensato di stilare una lista con le 5 cose che non dovrebbero mai mancare nello zaino di chi vuole fare trekking.

Kit di pronto soccorso

Come già detto, il rischio di ferirsi cadendo o imbattendosi in altri ostacoli è sempre presente in montagna, non solo quando si affrontano sentieri molto scoscesi, ma anche in quelli più pianeggianti e apparentemente sicuri. È quindi di fondamentale importanza portare con sé un kit di Pronto Soccorso. Vanno bene sia quelli preconfezionati, che si possono trovare in vendita su molti e-commerce, sia quelli creati ad hoc per sé stessi, secondo le proprie specifiche esigenze.

La base di un kit medico che sia funzionale, in ogni caso, deve essere composta da: cerotti, bende elastiche, garze sterili, disinfettante, creme specifiche per ustioni, ghiaccio istantaneo, farmaci vari in grado di contrastare il mal di testa, la nausea o la febbre.

Va poi aggiunto tutto ciò che serve per specifiche patologie o ipersensibilità proprie del soggetto: broncodilatatore per chi è asmatico, adrenalina auto-iniettabile per chi è allergico alle punture di alcuni insetti, quali vespe o calabroni.

Acqua e cibo

Durante le lunghe e faticose camminate che caratterizzano il trekking, è inevitabile che si perdano molti liquidi, i quali vanno assolutamente reintegrati.

Ne consegue che l’acqua è una risorsa primaria per coloro che si approcciano all’escursionismo, ma va anche dosata correttamente: troppe bottiglie infatti andrebbero ad appesantire inutilmente lo zaino e come abbiamo già detto questa è una cosa che va assolutamente evitata.

Generalmente si consiglia di portarsi una bottiglia d’acqua grande, da un litro e mezzo, per ogni persona. Può essere una buona idea quella di portare anche una bottiglietta di riserva, che verrà utilizzata unicamente in caso di emergenza. In ogni caso, la bevanda di prima scelta è sempre e comunque l’acqua naturale: meglio evitare bevande dolci, gassate o contenenti alcool.

Per quanto riguarda il cibo, va preferito quello non troppo salato, che porterebbe a consumare una quantità d’acqua molto maggiore. Allo stesso modo vanno evitati tutti quegli alimenti che potrebbero appesantire, ostacolando una veloce digestione.

Panini dolci, con marmellata o cioccolata, barrette energetiche, a base di cacao o di frutta secca e mandorle, sono tutti cibi che occupano poco spazio e sono molto utili nel caso si avverta un calo di zuccheri.

Mappe o carte geografiche

Prima di inerpicarsi su di un sentiero, è sempre necessario studiarlo a fondo, valutando quindi bene quali sono le direzioni da prendere. Questo non significa però che, una volta deciso il piano, si possa partire a cuor leggero, sicuri di non trovarsi disorientati; in più vanno sempre considerati gli impedimenti che possono capitare, e che ci costringerebbero a cambiare percorso.

Perciò è assolutamente indispensabile portare con sé una mappa del luogo che si intende attraversare. Le mappe topografiche sono l’ideale, perché riportano anche i vari dislivelli e indicano le ore di luce. È opportuno portare con sé sia una versione digitale che una cartacea della carta geografica, così da assicurarsi di averne sempre una consultabile.

Vestiti di ricambio

I cambiamenti di meteo in montagna sono estremamente veloci e soprattutto imprevedibili. Il consiglio è quindi quello di vestirsi a cipolla, ovvero a strati: indossare indumenti che possano essere rimossi o messi a seconda del tempo.

Tra le cose più utili da avere con sé troviamo:

  • Una giacca leggera e impermeabile, perfetta da indossare in caso di pioggia, meglio se compatta e contenibile all’interno di un piccolo sacchetto, così da occupare meno spazio possibile;
  • Abiti tecnici (maglie, pantaloncini, pantaloni lunghi) realizzati con membrane traspiranti, che consentano cioè l’espulsione del sudore, rimanendo asciutte all’interno e garantendo nel frattempo un buon ricircolo d’aria;
  • Un pile o un maglione pesanti: questo perché è possibile che in alta quota la temperatura si abbassi in maniera sostanziale. In questo caso è sempre bene avere con sé qualcosa che possa proteggerci dal freddo;
  • Un cambio di biancheria intima, che può aiutarci in caso di brutto tempo o imprevisti. Indossare una biancheria bagnata ci esporrà solo a malanni futuri;
  • Una bandana: estremamente utile sia in caso di vento, perché copre testa e orecchie riscaldandole, che contro il sole cocente;
  • Un cambio completo fatto di maglia e pantaloni, per essere sempre pronti di fronte alle mille esigenze che ci si possono presentare davanti.

Videocamere o fotocamere per fotografare tutti i paesaggi che incontrerai

Come abbiamo visto, un’escursione può essere difficile e per certi versi anche rischiosa. Quel che è certo, però, è che verremo ripagati dall’immensa bellezza che incontreremo sulla vetta.

È allora consigliabile portare con sé videocamere o fotocamere per poter immortalare questi momenti e questi paesaggi unici, così da poter rivivere anche in futuro le magnifiche emozioni provate in quel momento.

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